3 Italia ed LG con questo telefono cellulare UMTS hanno portato in Italia, in anteprima mondiale, la tecnologia Dvb-h per la distribuzione di servizi televisivi in mobilità. Correva l’anno 2006 e i primi contenuti disponibili furono le partite dei mondiali di calcio.
Si trattava di un terminale avanzato per l’epoca, dotato di schermo che che ruotava orizzontalmente scoprendo la tastiera numerica. Era equipaggiato con 128mb di memoria di cui 51 Mb liberi e espandibile tramite slot micro SD . Supportava il protocollo di compressione video H263.
Pur essendo stato sotto molti aspetti un terminale avanzato ha contribuito a decretare il fallimento della tecnologia dvb-h su scala mondiale. Quali erano i suoi punti di Achille?
- Batteria Li ion da 3,7 volt e 750 mAh: la batteria rimovibile era appena sufficiente per arrivare a sera con un normale utilizzo del terminale: la visione di contenuti televisivi portava in poco meno di un’ora alla scarica completa della batteria. Gli utilizzatori dovevano disporre di più batterie oppure scegliere tra un servizio essenziale (comunicazione e reperibilità) e un servizio non essenziale (intrattenimento).
- Display: Il panello rotante a colori TFT panoramico Q-VGA da 2,2 pollici e 262 mila colori risultava poco visibile all’aperto in presenza di illuminazione solare. Posto che la ricezione del segnale televisivo era garantita solo all’aperto questo non agevolava la visione dei contenuti.
- Altoparlante posto sul retro: il basso volume dell’altoparlante rendeva difficoltoso l’ascolto dell’audio e il posizionamento dell’altoparlante sul lato posteriore azzerava ogni possibilità di ascoltare l’audio in presenza di rumori esterni.